AFRICA ANDATA E RITORNO a cura di Medici con l’Africa Cuamm
Accade in Africa.
Un bimbo cammina per chilometri scalzo con le ciabatte in testa. Le indossa solo quando ha raggiunto la scuola. Così possono durare più a lungo. Un altro bambino in un lettino d’ospedale sorveglia le sue. Sono il suo unico tesoro.
Un neonato muore. L’adrenalina che gli avrebbe salvato la vita è finita.
Sono solo alcuni dei tanti episodi riportati nelle lettere di 30 giovani volontari medici con l’Africa Cuamm, che hanno aderito all’Jpo (Junior Project Officer), progetto di formazione teorico-pratica sul campo.
Gli specializzandi, mossi dal motto evangelico Euntes, curate infirmos adottato dell’Organizzazione nata nel 1950, hanno raggiunto i più remoti villaggi in Etiopia, in Sud Sudan, in Tanzania, Mozambico, Angola, Sierra Leone, Uganda e Repubblica Centrafricana per prestare la loro opera.
Nei loro racconti di andate e ritorni, l’Africa appare in tutto il suo splendore naturale e nella sua drammatica povertà. Inimmaginabile per chi come noi, qui, abbiamo (troppo) di tutto.
La mancanza di risorse è difficile da colmare, eppure i medici partiti per curare i più fragili fanno l’(im)possibile con il poco c’è.
E ciò perché il cambiamento è sempre possibile, afferma don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, nell’introduzione al volume, che si chiude con la “Lettera ai giovani, con l’Africa nel cuore” di Alberto Mantovani.
Editori Laterza, Bari, 2023, pp. 176, euro 18,00