Il compito che vi abbiamo assegnato per questo nuovo contest è quello di fotografare la vostra città, uno scatto per raccontarci il posto che più amate e frequentare, quello che ritenete simbolico.
Per darvi qualche suggerimento, già nella scorsa puntata, abbiamo interpellato Stefano De Luigi, pluripremiato fotografo al ‘4 World press photo’ e al ‘Getty images grant for editorial photography’. Nel primo video incontro ci ha suggerito come uscire dall’impasse del “esco a fotografare cosa, della mia città conosco tutto e tutto mi sembra banale”.
Nel video che vi presentiamo in questa puntata, l’esperto ci parla di composizione.
COGLIERE LA PSICOLOGIA DI UNA CITTÀ
“La fotografia urbana è un vivaio di opportunità e di occasioni per raccontare l’anima e l’identità di una città”, dice De Luigi.
Il primo consiglio è quello di pensare alla foto che volete scattare ancora prima di scegliere l’inquadratura. Pensare a cosa raccontare, quindi scegliete il luogo e “immaginate la vostra città come il personaggio di un libro, di un romanzo”, consiglia il fotografo. “Le diverse inquadrature – continua – potrebbero essere i suoi aspetti psicologici, per esempio il tumulto di una folla o la serenità di un parco all’alba, aspetti che fanno parte delle caratteristiche del racconto. Scegliete i luoghi che possono formare un mosaico che poi messo insieme, possa raccontare in modo uniforme l’identità della città”.
Altro aspetto da considerare è la distanza.
“L’inquadratura certamente è condizionata dalla scelta della focale – spiega l’esperto – ma è soprattutto la distanza che il fotografo decide di porre tra l’obiettivo ed il soggetto a caratterizzare lo scatto. Se si vuole ritrarre il gigantismo dei grattaceli milanesi o la vita di un parco cittadino le distanze contano. Quando si è visto molto della città, serve ragionare per decidere la storia che si vuole raccontare e quindi collocare gli elementi nei punti giusti”.
TUTTI I COLORI DELLA LUCE
Altro aspetto da considerare è l’orario e di conseguenza la luce.
“A seconda dell’ora lo stesso luogo potrà essere estremamente interessante o banale. Il fotografo deve conoscere la luce, gli effetti che questa ha in quel luogo, deve sapere come gestirla, tutti fattori che influiscono, positivamente o negativamente, in termini di atmosfera”.
Altra decisione da prendere è quella se scegliere di fotografare a colori o in bianco e nero.
“In fotografia il linguaggio è determinato dalla tecnica che si usa e tra queste sicuramente c’è la scelta tra colore e bianco e nero”, dice De Luigi. “Fotografare in bianco e nero – argomenta il fotografo – è un po’ più facile che fotografare a colori. Saper controllare il colore, dominarlo, è più complicato, ci si mette più tempo, è una cosa che i fotografi sviluppano nel corso della loro carriera. Il bianco e nero è più intimo, può essere più drammatico è sicuramente più perentorio. Il colore, se ben controllato, può dare quelle sfumature anche in termini di informazioni o di atmosfere che non sono permesse al bianco e nero. Quindi dipende un po’ come e cosa si vuole rappresentare della propria città, quali aspetti, quali momenti, quali sensazioni”.
Infine l’aspetto del se inserire o meno delle persone nella composizione.
“Dipende dalla storia che vogliamo raccontare”, commenta De Luigi. “La mia pratica fotografica ha sempre tenuto conto dell’umano, per molti lavori che ho fatto è stato indispensabile. Il consiglio che posso dare è quello di valutare la situazione e di scegliere in base alla propria sensibilità. Un gruppo di persone in una piazza è normale, – conclude l’esperto di fotografia – scegliere di ritrarre una persona mentre magari è in una situazione più personale è una valutazione che dobbiamo fare noi. Chiediamoci cosa volgiamo raccontare, quanto quella presenza è necessaria al racconto, se viola la sua privacy”. Un elemento, quest’ultimo, da tenere in considerazione soprattutto quando, poi, quelle foto verrà pubblicata sui social.
INVIATECI I VOSTRI SCATTI
Il concorso è attualmente aperto, mandateci i vostri scatti (in formato jpg con risoluzione minima 1600×1060 a 300 Dpi) come sempre indicandoci nome, cognome, professione, città dove siete iscritti all’Albo, luogo dove avete scattato la foto e una breve descrizione che ci faciliti l’interpretazione, tipo di macchina utilizzata, obiettivo e i dati di scatto. Inviate le foto a questo indirizzo mail giornale@enpam.it specificando nell’oggetto “Per Contest: Fotografa la tua città” Se troppo pesanti utilizzate Wetransfer o servizi simili. Le foto che riceveremo verranno pubblicate sul sito Enpam, sui nostri canali social e le più interessanti sulla rivista Il Giornale della previdenza. Se volete potete segnalare dove trovarvi sui social (Facebook o Instagram).
n.m.