Tre giorni per condividere studi, conoscenze e iniziative per contrastare le conseguenze dell’inquinamento atmosferico.
Un fenomeno che, secondo l’ultima rilevazione dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea), ogni anno è responsabile di 240mila morti premature, di cui 90mila solo in Italia.
Il Congresso nazionale, in programma dal prossimo venerdì 20 ottobre a Sansepolcro (Ar), è organizzato dall’Associazione medici per l’ambiente – Isde Italia ed è patrocinato da Fnomceo e dall’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Arezzo.
Nella prima giornata si tratteranno tematiche quale il Regionalismo differenziato con le sue implicazioni ambientali, l’inquinamento dell’aria, l’agricoltura e la sua sostenibilità.
Nella seconda giornata sarà presentata la proposta di position paper di Isde Italia su “Inquinamento Atmosferico e Salute” e si discuterà del contributo di conoscenza delle Società scientifiche.
La sessione pomeridiana sarà dedicata ad approfondire il più vasto tema dell’inquinamento ambientale, con la presentazione di un toolbox per le applicazioni della conoscenza nella pratica del medico e una riflessione sul ruolo che il giovane medico è chiamato a interpretare per affrontare le sfide attuali e quelle imminenti.
La terza e ultima giornata sarà dedicata alle Buone pratiche ambientali per contribuire al cambiamento.
IL RUOLO DEL MEDICO PER LA SALUTE GLOBALE
Il congresso, così come tutta l’attività di Isde, si pone come obiettivo di definire il ruolo del medico in questo scenario segnato da mutamenti climatici accelerati e da una grave crisi ecologica.
Una crisi davanti alla quale i Medici per l’Ambiente vogliono interpretare un ruolo attivo “imparziale, ma non neutrale”.
“Non ci può essere salute dell’uomo se non c’è salute del pianeta” dice Roberto Romizi, presidente Associazione Medici per l’Ambiente.
Insieme all’Associazione Medici Cattolici e alla Fnomceo, Romizi ha da poco proposto una riflessione a margine dell’enciclica papale Laudato si’, il testo di Papa Francesco, che ha fatto entrare ufficialmente il tema ecologico nel magistero pontificio.
Un messaggio quanto mai attuale, pubblicato per la prima volta nel 2015 e da poco aggiornato e integrato con la nuova enciclica Laudate Deum, divulgata lo scorso 4 ottobre.
“Ancora una volta – ribadisce Romizi – il pensiero di Francesco si sposa perfettamente con quella che è la visione laica di One Health”.
“Sappiamo quanto l’ambiente incida sulla salute dei cittadini – aggiunge il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – ed è per questo la promozione della salute globale è uno dei doveri deontologici del Medico”.