I Real World Data (RWD) stanno rivoluzionando la sanità italiana, nella direzione di una visione più completa dell’esperienza dei pazienti e di approcci basati sull’evidenza nella pratica clinica. Parliamo di quelle informazioni – letteralmente “dati del mondo reale” – che vengono raccolte da fonti come registri sanitari, database elettronici di assistenza sanitaria, reclami assicurativi e dati provenienti da dispositivi medici con l’obiettivo di riflettere accuratamente la pratica clinica quotidiana.
Questi dati, come spiega un approfondimento video sul portale di Tech2Doc, forniscono una panoramica dettagliata delle esperienze dei pazienti nella pratica clinica quotidiana. Sono inoltre in grado di fornire parecchie informazioni riguardo le terapie, i risultati clinici e l’efficacia dei trattamenti nella pratica clinica reale, monitorando gli outcome dei pazienti nel tempo e identificando potenziali benefici o problemi di sicurezza. Il tutto riuscendo a uscire dai rigorosi contesti degli studi clinici controllati. In questo modo le autorità sanitarie e i medici sono in grado di prendere decisioni basate su evidenze e migliorare la cura dei pazienti.
Un altro vantaggio legato all’uso dei Real World Data è che vanno nella direzione di una medicina sempre più personalizzata, fornendo una panoramica più accurata delle diverse caratteristiche dei pazienti come età, genere, storia medica e comorbidità. Il medico può quindi adattare i trattamenti in base alle specifiche esigenze individuali. I RWD, inoltre, supportano la ricerca e l’innovazione, oltre a offrire una vasta quantità di dati che possono essere utilizzati per condurre ricerche scientifiche, identificare scoperte e sviluppare nuove terapie e approcci di cura.
Ma c’è un altro vantaggio che riguarda i Real World Data, e riguarda una migliore gestione delle risorse. Attraverso questi dati, infatti, si possono identificare le aree di maggiore impatto sulla salute pubblica, ottimizzano l’utilizzo delle risorse sanitarie e migliorano la pianificazione dei servizi sanitari.
Altri video “Pillole di Digital Health” sono disponibili sul portale Tech2Doc.
Claudia Torrisi