Per piacere, non state a rompere anche voi con lo Spid, che intanto sarà eliminato. Ci siamo scocciati anche del sistema delle password, che dimentichiamo facilmente, che sono tante, e le dobbiamo cambiare, e non possiamo avere una per tutto. PIN, codici, password… basta. Semplificateci la vita, siamo anziani. Lo spid è una grossa cavolata.
Raffacastri via email
Meglio username e password
Usando lo Spid (inutile dire che poi abolirete username e password) avete solo dimostrato il vostro asservimento al potere.
Enrico Tolentinati, Verona
Perché non la Cie
Ho appena letto che si potrà accedere all’area riservata tramite Spid. A tal proposito spero che ciò non sia un obbligo ma che sia mantenuta anche la via username/password sia per evitare clamorose retromarce come accaduto per il sito Fadinmed sia per i motivi che seguono:
* non sembra essere Enpam amministrazione obbligata a richiedere agli iscritti lo Spid
* la riforma digitale in itinere del Governo sembra indirizzata al superamento dello Spid
* non da ultimo, le norme in vigore prevedono l’equiparazione di Spid a Cie e a Tessera Sanitaria-CNS
Via email
Gentili Dottori,
l’Enpam offre lo Spid come strumento d’accesso aggiuntivo, per andare incontro a chi per esempio non ricorda la propria password, magari alla vigilia di una scadenza importante come quella del modello D.
Disporre di un’alternativa, infatti, semplifica e velocizza l’adempimento, evitando il rischio che ci si ritrovi a ridosso del termine, o addirittura in ritardo, dovendosi affannare nel recupero delle credenziali.
Per quanto riguarda la carta d’identità elettronica (Cie), l’Enpam sta valutando se adottare questa via d’accesso, sempre come possibilità che si aggiunga a quella tradizionale.
Del resto in un momento in cui si sta andando verso l’introduzione di un’unica piattaforma di identità digitale nell’intera Unione europea per l’accesso ai servizi pubblici e privati, l’Enpam non può agire in maniera isolata ma piuttosto adoperarsi per garantire gli stessi servizi di cui godono i cittadini europei.
N.B. Le risposte sono curate dalla redazione del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’editore Fondazione Enpam