La foto paesaggistica è il tema del nuovo concorso che abbiamo proposto ai medici e odontoiatri appassionati di fotografia e lettori de Il Giornale della Previdenza.
Quello paesaggistico è senza dubbio uno tra i generi fotografici più apprezzato dai fotoamatori e professionisti.
Ma come si fa a realizzare una fotografia di panorama “wow”?
Lo abbiamo chiesto a Marco Carulli, fotografo professionista e docente della Nikon School.
“È necessario conoscere il posto, pensare allo scatto che cerchiamo e capire quale è l’ora migliore per realizzarlo – spiega Carulli – tenendo conto della luce e degli altri aspetti che possono condizionarci. Se invece non avete modo di prepararvi, se capitate in un posto che vi ispira, il consiglio è di non fermarsi al primo sguardo. Cercate di esplorare, di avere punti di osservazione diversi per trovare quello che realmente più vi emoziona”.
PAESAGGI 3D
La parola chiave è “tridimensionalità”, per evitare che la foto sia ‘passiva’, ‘piatta’.
Un risultato che si può ottenere sfruttando le linee create da una strada, una collina, il riflesso del sole sul mare, una casa, delle rocce. Elementi che permettono di guidare chi osserva la fotografia verso il soggetto protagonista del vostro scatto.
Un altro suggerimento è quello di trovare un elemento da porre in primo piano.
Per quanto riguarda la luce, invece, il consiglio è quello di scattare all’alba o al tramonto, utilizzare un’ottica grandangolare, un diaframma chiuso (F10–F13, ma anche più chiuso se si cercano effetti particolari) e i filtri. Sicuramente il polarizzatore, ma anche i filtri Nd per ottenere l’acqua ‘setosa’ o per dare movimento alle nuvole.
COSA NON FARE
Un ulteriore elemento a cui dedicare la dovuta attenzione è la linea dell’orizzonte. “Spesso siamo concentrati sul soggetto – dice il docente Nikon – e ci dimentichiamo del resto, come la linea di orizzonte, ma anche oggetti e particolari non desiderati, come bidoni dell’immondizia, parti di autovetture, persone e altro”.
Infine ultimo, ma non per importanza, è l’illuminazione. “Se potete, programmate la visita considerando la luce, cercate di capire quale sia l’esposizione corretta, come gira il sole e di conseguenza quando andare in quel luogo per fare lo scatto”.
Marco Carulli sarà coinvolto anche nella scelta dello scatto che si meriterà la copertina del Contest.
Norberto Maccagno
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