IMPARARE DAL PASSATO. PRATICHE OSTETRICHE E GINECOLOGICHE CHE NON HANNO RETTO ALLA PROVA DELLE EVIDENZE SCIENTIFICHE di Claudio Crescini
La storia dell’Ostetricia e della Ginecologia, al pari di tutta la storia della Medicina, è un susseguirsi di scoperte, invenzioni, errori e correzioni.
Claudio Crescini – classe ‘51, bergamasco, ginecologo da 45 anni, docente all’Humanitas University di Milano – in questo suo libro presenta alcune pratiche ostetriche e ginecologiche che non hanno retto alla prova delle evidenze scientifiche. Ne analizza vantaggi e svantaggi e spiega perché sono state superate, ridotte o completamente abbandonate.
Tra gli argomenti trattati l’episiotomia (taglio del perineo), la manovra di Kristeller, l’amnioressi (rottura artificiale del sacco amniotico), il parto pilotato.
L’Autore, inoltre, descrive i cambiamenti migliorativi raggiunti nell’assistenza alla nascita come l’abbandono della posizione litotomica (decubito dorsale) obbligata a favore di posizioni più confortevoli per le partorienti: accovacciate, in piedi, carponi, in vasca.
Ci spiega perché il monitoraggio cardiotocografico in travaglio di parto può essere controproducente, quando e per quale ragione sia opportuno tagliare il cordone ombelicale non immediatamente alla nascita, ma almeno dopo due minuti. E perché non bisogna fare il bagnetto al neonato prima delle 24 ore, per non privarlo della protezione della vernice caseosa che lo ricopre.
Ripercorre, tra l’altro, la cronaca di alcune tragedie note legate all’assunzione di farmaci in gravidanza (talidomide e dietilstilbestrolo).
Il volume si chiude con un capitolo sull’applicazione dell’ecografia per la sorveglianza della gravidanza scritto da Maria Pia Pisoni, ostetrico-ginecologa, già responsabile del Servizio di Ecografia dell’Ospedale Niguarda di Milano.
Piccin, Padova, 2023, pp. 84, euro 10,00