Amazon ha iniziato a puntare sulla sanità nel 2018 e, mentre si appresta a chiudere Amazon Care, ha recentemente annunciato la creazione di un nuovo servizio online, Amazon Clinic, che offrirà assistenza sanitaria virtuale per oltre 20 patologie.
Un segno che il gigante dell’e-commerce non ha intenzione di abbandonare il campo.
Anzi, i progetti in corso dimostrano la volontà di perseguire quanto annunciato lo scorso luglio dall’amministratore delegato di Amazon, Andy Jassy, il quale ha dichiarato che l’ingresso del colosso di Jeff Bezos nella sanità è una priorità assoluta e che potrebbe diventare un “importante fattore di disturbo”!
UN MERCATO CHE FA GOLA
La possibilità e la volontà del gigante globale da 900 miliardi, di attivare il digitale anche nell’assistenza sanitaria potrebbe diventare una reale opportunità e una proposta strategica per l’ingresso nel mercato sanitario.
Pochi sono i dubbi sulle potenzialità delle nuove tecnologie digitali, che hanno un ruolo nelle enormi sfide che i sistemi sanitari devono affrontare.
Proviamo a fare un elenco di quelle già note.
Si va dal redditizio mercato dei farmaci da prescrizione, allo sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale per analizzare le cartelle cliniche dei pazienti, alle mammografie aiutate dal deep learning, alle comunicazioni tra pazienti e medici mediate da chatbot e risponditori automatici intelligenti, fino alle app che tramite ‘Alexa’ gestiscono il diabete.
SALUTE ON DEMAND
A seguito delle trasformazioni digitali in altre aree della nostra vita, anche nell’ambito della salute ci attendiamo di ottenere ciò che vogliamo in modo rapido, più conveniente e in modi che tengano conto delle nostre esigenze personali.
Qui entra in gioco il colosso del commercio online.
L’avventura di Amazon nella sanità si è concretizzata inizialmente con l’acquisizione per 753 milioni di dollari di PillPack, una farmacia online entrata a far parte di Amazon Pharmacy.
Questo è un servizio di assistenza sanitaria online che consegna i farmaci direttamente a casa.
In caso di medicine che non richiedono la ricetta, basta effettuare l’ordine mentre, se necessaria, il cliente può semplicemente chiedere al proprio medico di inviare direttamente la prescrizione ad Amazon e attendere la consegna.
Il nome di questo nuovo servizio messo a disposizione da Amazon è RxPass.
Con un abbonamento al costo di 5 dollari al mese, consegna inclusa, si potrà ricevere quantità illimitate di 50 farmaci generici tra i più comuni per oltre 80 delle patologie più diffuse.
La nascita del servizio è motivata dal livello di spesa media annuale degli statunitensi per farmaci con ricetta, ben 1.300 dollari ciascuno ogni anno.
Se poi le farmacie online e grossisti offriranno programmi analoghi, la concorrenza avrà l’effetto di ridurre le tariffe, aumentare l’elenco dei farmaci forniti e migliorare la qualità del servizio.
E IN ITALIA?
In Italia ci si attenderebbe che la presenza del Ssn ne limiti l’interesse.
Mica tanto: per i farmaci con obbligo di prescrizione spendiamo ogni anno privatamente ben 6.7 miliardi di Euro (dati AIFA OsMed 2022).
Tuttavia, non tutti i progetti vanno a buon fine.
Ne è un esempio il già citato Amazon Care, il programma di assistenza sanitaria da remoto lanciato nel 2019 e di cui è stata annunciata la fine.
Stando alle parole del vicepresidente di Amazon Health Services, Neil Lindsay, il servizio di telemedicina presentava delle carenze nonostante gli sforzi della società.
Claudio Testuzza